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Bimbo rapito all’Umberto I, l’ospedale non fu colpevole Provincia Provincia e Regione 

Bimbo rapito all’Umberto I, l’ospedale non fu colpevole

Rapimento del bimbo in ospedale, l’Umberto I di Nocera Inferiore non fu colpevole. Lo hanno deciso i giudici dell’Appello di Salermo. Accadde proprio a giugno, di 13 anni fa. La città fu costretta a vivere ore di incubo vero e proprio. Un neonato “rapito” all’Umberto I tra lo sconcerto generale e la grande paura di genitori e familiari del bimbo appena nato, L’incubo durò una decina di ore, fino a quando gli uomini della squadra mobile e del Servizio operativo centrale della Polizia lo riconsegnarono sano e salvo ai genitori dopo un blitz in un appartamento della cittadina in provincia di Salerno. A rapirlo era stata una donna, infermiera di 42 anni in servizio al Cardarelli di Napoli e madre di due figli. L‘infermiera aveva abortito da pochi giorni e aveva organizzato il rapimento lucidamente: voleva dimostrare al suo compagno di aver avuto un figlio maschio. I vari passaggi giudiziari, al di là della posizione dell’infermiera “rapitrice” , hanno tirato in ballo inevitabilmente le responsabilità dell’Umberto I. Tanti i punti di domanda, quasi tutti riconducibili al come fosse stato possibile ad una persona terza – sia pur in abiti da infermeria – di introdursi dove c’era il neonato senza che nessuno provasse a fermarla. Qualche giorno fa, riporta sgrotoday, è arrivato il giudizio di secondo grado: scagionato da ogni responsabilità l’ospedale.

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